Siamo un gruppo di giovani attivist* che hanno deciso di creare una campagna contro le discriminazioni e la violenza di genere.
La nostra ricerca si è focalizzata sui centri antiviolenza e su come i giovani vivono la città di Roma. Abbiamo intervistato 130 giovani di diversi quartieri scoprendo come non solo il genere influenzi il modo in cui si percepiscono gli spazi della città, ma anche che, in caso di violenza di genere, molti non saprebbero come e a chi rivolgersi.
Per scoprire di più sulla nostra ricerca guarda il video.
Nel 2020 gli stereotipi di genere ancora ci circondano. Basta uscire di casa per essere giudicat* sul modo di vestire, sulla sessualità, sulla vita privata e lavorativa. Frasi come:
“Una donna non è realizzata senza figli”
o
“l’uomo vero non piange”
contribuiscono a creare una società dove non si è liberi di essere sé stessi, con le proprie aspirazioni e i propri sogni.
La nostra campagna vuole portare all’attenzione quanto gli stereotipi ci influenzino nella vita quotidiana e fornire alcuni strumenti per combatterli e riconoscerli. Ci impegniamo a promuovere un eco-femminismo inclusivo ed intersezionale, ponendo attenzione anche ai problemi legati alle minoranze etniche e alle disuguaglianze sociali. Vogliamo coinvolgere il più alto numero di giovani possibile e collaborare con scuole e università.
La situazione di emergenza in cui ci troviamo, che ci ha costretto a cambiare i nostri stili di vita e a rimanere a casa, ha avuto ripercussioni anche per quanto riguarda la violenza di genere. I centri antiviolenza hanno dovuto creare nuovi canali e combattere nuove sfide per raggiungere le donne in pericolo, nonostante negli ultimi anni siano stati sotto finanziati e poco supportati. Insieme ai nostri ospiti abbiamo cercato di capire meglio come, in questi mesi, si sono mosse le istituzioni e i centri antiviolenza a livello territoriale nel Lazio e internazionale in Medio Oriente.
Sono intervenute:
· Il gruppo di giovani attivist* della campagna “Beyond stereotypes”, creata dalle studentesse e dagli studenti di Scienze Politiche, “Roma Tre”, grazie al supportato di Oxfam Italia e finanziato dalla Commissione Europea
· Prof Francesco Antonelli, docente di Sociologia all’Università di Roma Tre
· Chiara Franceschini, Casa delle Donne Lucha Y Siesta
· Maria Nella Lippi, Referente diritti delle Donne Migranti Oxfam Italia
· Marta Bonafoni, Consigliera Regione Lazio
· Carla Pratesi, Oxfam Regional Program Coordinator Naseej: Connecting Voices and Action to End Violence Against Women and Girls in the MENA Region